Annamaria de Marini, laureata in Lettere Moderne con indirizzo storico presso l’Università degli Studi di Genova e specializzata sulla storia genovese, si occupa da anni di diffusione della conoscenza della cultura genovese e di promozione turistica del suo territorio e ha operato sia in Italia che all’estero fra cui presso la rappresentanza della Regione Liguria di Bruxelles in occasione di “Genova 2004, Capitale Europea della Cultura”. Ha curato numerose pubblicazioni inerenti la storia di Genova fra le quali Il Palazzo dell’Università di Genova (Giuffrè, Milano 1999) e Il Palazzo dell’Ateneo di Genova (Genova University Press, Genova 2015) e ha partecipato alla stesura del Dizionario Biografico dei Liguri (Consulta Ligure, Genova 1999). Per quanto riguarda in particolare l’Albergo dei Poveri, ha pubblicato L’Albergo dei Poveri apre le porte all’Università (Giuffrè, Milano 2000), Emanuele Brignole e l’Albergo dei Poveri di Genova (Stefano Termanini Editore, Genova 2016) ed ha curato la biografia di Emanuele Brignole in Stanislao Omati da Borgo San Donnino e il Signor Ipocondriaco (Toriazzi, Parma 2014) oltre a numerosi articoli.
Notizie relative all’Albergo si riscontrano già nelle fonti seicentesche (in particolare Antero 1657; Soprani 1674, p. 336), nel Testamento di Emanuele Brignole, pubblicato nel 1786 (II edizione 1870) e ancora in numerose testimonianze di pieno Ottocento (Gauthier 1818-1832; Banchero 1846, pp. 3-20; Alizeri 1846-1847, II, pp. 1105-1126; Donaver 1896).
Sul sistema assistenziale genovese e il ruolo dell’Albergo dei Poveri si veda soprattutto: Grendi 1975, pp. 621-659; Parma Armani 1977, pp. 103-120; Parma Armani 1978a, 1978b; Grendi 1982, pp. 59-75; Savelli 1984, pp. 173-216; Parma Armani 2005, pp.137-157; Parma 2011, pp. 335-352.
Sulle fasi costruttive e decorative dell’edificio: Belgiovine, Campanella 1983, pp. 183-191; Parma 1992, pp. 70-83; Molteni 1995, pp. 17-77; Parma Armani 1997, pp. 10-23.
Sull’apparato scultoreo in particolare: Gavazza 1988, pp. 176-197; Parma Armani 1990, pp. 159-195; Parma Armani 1993, pp. 59-94.
Testimonianze documentarie circa l’edificio si trovano, infine in Parma 1988, pp. 69-180; Bruzzone 1990, pp. 129-157.