Genova e le Due Riviere
Genova e Le Due Riviere
Descrizione di Giuseppe Banchero
Membro corrispondente della Società Letteraria della Città di Lione e di quella Statistica di Marsiglia
Genova
Luigi Pellas Editore, 1846
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… Correndo l’anno 1539 fu in molte parti di Europa, specialmente in Genova, un’estrema penuria di vitto; i forestieri calcavano le nostre contrade in cerca di pane, ed aumentavano il numero degl’infelici cui era incerta la prolungazione della loro esistenza; le genti languivano travagliate dalla fame, e i più miseri mandavano l’estremo sospiro. I cittadini opulenti scossi da un quadro così luttuoso volarono in soccorso dei poverelli e diedero opera al loro sollevamento. Da questo fatto prende principio l’Ufficio che chiamavasi dei poveri , amministrato da otto nobili cittadini, avente in allora assoluta autorità nelle cause che concernevano il suo interesse, al quale Ufficio fu dalla Serenissima Repubblica dato il titolo di Magnifico, e Prestantissimo come dai capitoli d’instituzione dei 15 luglio 1510 , e dalla successiva comprovazione dei 18 agosto dello stesso anno.
Prima cura di quest’Ufficio si fu quella di raccogliere ed alimentare i mendicanti, e quelli che erano inabili a procacciarsi il vitto. Fu scelto a ricovero di essi il Lazzaretto della Foce, ma come luogo destinalo a tutt’altro oggetto che questo non era, non riuscì all’intento, sì per l’angustia del sito, come per l’aria di mare e mancamento d’acqua, e più ancora per la troppa distanza dal centro della città.
… L’ Ufficio dei poveri con suo decreto del 1° dic. detto anno (5) aveva deputati alla cura della fabbrica del nuovo Albergo i MM.ci Emmanuele Brignole , ed Oberto Torre i quali per commissione del suddetto comprarono un’altra villa con casa e bosco e gius del fonte di proprietà dei MM.ci Sivori esistenti essi beni in Carbonara in contiguità alla villa Montanari pel prezzo di L. 15.000 franche a’ venditori delle Censorie e Rive Minute, come dall’istrumento 11 marzo 1656 rogato dal suddetto Guagnino cancelliere dell’ufficio Prestantissimo.
… Dal fin qui detto chiaramente apparisce non potersi indicare precisamente l’anno in cui si gittassero le prime basi di si grandioso stabilimento, se però non si vuol credere che in dicembre del 1635 siano stati fatti i primi lavori preparatori, e ciò sarebbe secondo la data incisa nella succitata lapida, e che poi al 18 maggio 1656 si gittassero le fondamenta, come sembra più verosimile considerando particolarmente il contenuto del decreto del Senato Serenissimo di sopra riferito. Facilmente ognuno puossi immaginare la pura, e santa gioja nata nel cuore del nostro M.co Emmanuele quando vide non deluse le speranze e cominciare a poco a poco la fabbrica alla quale indefessamente intendeva.
Perchè meno grossa fosse la spesa chiamò i garzoni poveri della Rocchetta e li pose in servigio dei muratori , con dar loro ricovero nella casa degli Odierni, e questo si fu parimente nell’anno 1656 nel qual anno moriva in sulla fine di luglio il Rev.do Don Gian Cristofaro Monsia che sopraintendeva a’ lavori, e fu sostituito in sua vece un certo maestro Geronimo Gandolfo.
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